Siamo molto lontani da Parker ed è ovvio, ma siamo di fronte una struttura formata da una A e una B di 12 misure.
La cosa che bisogna osservare è come la discesa cromatica dalla tonica alla sottodominante sia un vero e proprio linguaggio compositivo, che da Chopin a Parker o dai Beatles ad Alain Caron, va approfondito e studiato.
Il preludio n. 4 in Mi minore è di diviso in due grandi periodi A & B: da battuta 1 a 12 (A) e da 13 a 25 (B). L’intera composizione è una sensazione di caduta, proprio come un BLUES.
Se ci concentriamo sulla melodia, così semplice nel suo aspetto, notiamo che si tratta di un Si e un Do che cercano di scendere gradualmente fino al Mi. La funzione di Do ,come nota di volta, è quella di rendere la nota del Si triste. Questi passaggi in scala alternata 5 e 6 sono tradizionalmente associati al dolore, derivante dall’uso della modalità frigia nel Romanticismo.
Secondo Schoenberg: La melodia è certo una struttura più semplice del tema. La condensazione non ammette un’elaborazione troppo minuziosa ritmica e armonica e delle conseguenze più lontane. La melodia tende ad aiutare la comprensibilità perchè usa forme del motivo lievemente variate. La melodia tende alla regolarità a ripetizioni semplici e anche alla simmetria. La melodia tende a stabilire l’equilibrio. Evita di intensificare l’agitazione.
La melodia può essere così memorabile perché è breve, contiene poche note e si ripete abbastanza volte da rimanere nella tua testa ma non troppe volte da essere fastidiosa.
Se osserviamo un po ‘più a fondo il brano e consideriamo gli accordi alla base della melodia, scopriamo un altro strato di bellezza in questo pezzo, basato sull’uso intelligente dell’avvicendamento tra gli accordi di Chopin.
Quindi, a partire da un I6 di Mi minore, le note dei vari accordi cominciano a scendere progressivamente – per semitono – nota per nota, alcune volte a coppia, generando una trasformazione continua degli accordi. In questo continuo modificarsi non si segue più un criterio tradizionale di avvicendamento degli accordi, basato sulle funzioni tonali.
Gli accordi scendono e gli accordi di settima generati hanno origine dal progressivo slittamento cromatico di una o più note dell’accordo precedente. Tali settime non risolvono mai, e rinviano costantemente la risoluzione ( come un BLUES )
A battuta 9 il brano arriva alla sottodominante di La minore ( uno dei punti cardini di questo brano) per poi concludere il primo periodo con la cadenza sospesa di battuta 12.